Nel 2025 parlare di SEO non basta più. L’evoluzione dei motori di ricerca verso sistemi basati su AI generative – come Google SGE, Bing Copilot, ChatGPT con browsing attivo, Perplexity AI e You.com – ha aperto una nuova disciplina: la Generative Engine Optimization (GEO).
Se l’AEO (Answer Engine Optimization) punta a farci diventare la risposta sintetica, la GEO punta a far sì che i nostri contenuti vengano selezionati, citati e utilizzati dai modelli linguistici generativi (LLM) come base per le loro risposte.
È un cambiamento epocale: non si tratta più solo di posizionarsi in una SERP, ma di essere “nutrimento” dei modelli AI che ogni giorno rispondono a milioni di utenti.
Che cos’è la Generative Engine Optimization (GEO)
La Generative Engine Optimization è l’insieme delle tecniche che consentono di:
- Far sì che i propri contenuti vengano indicizzati, compresi e integrati nei modelli di intelligenza artificiale.
- Comparire come fonte citata nelle risposte di ChatGPT, Bing AI, Google SGE.
- Aumentare la probabilità che il proprio brand diventi la voce di riferimento nei contenuti generati dall’AI.
In altre parole, la GEO risponde alla domanda:
“Come faccio a essere il brand che l’AI consiglia o cita nelle sue risposte?”
GEO vs SEO vs AEO: le differenze
SEO (Search Engine Optimization)
- Obiettivo: posizionare un sito nei risultati organici.
- Focus: keyword, link, user experience.
AEO (Answer Engine Optimization)
- Obiettivo: diventare la risposta immediata (snippet, box Q&A).
- Focus: domande dirette, ricerca vocale, dati strutturati.
GEO (Generative Engine Optimization)
- Obiettivo: essere integrati nelle risposte generate da AI conversazionali.
- Focus: contenuti autorevoli, machine-readable, contestuali e aggiornati.
Perché la GEO è fondamentale nel 2025
Ci sono tre motivi chiave:
- Le persone usano sempre più spesso AI generative per informarsi
- ChatGPT, Gemini, Copilot e Perplexity non sono più strumenti di nicchia: stanno diventando motori di ricerca alternativi.
- La visibilità passa dai link alle citazioni
- Nei risultati generati dall’AI non esiste una “lista di 10 link”. Esistono pochissime fonti citate. Se non sei lì, sei invisibile.
- L’autorevolezza online viene ridefinita
- Essere citati da un LLM aumenta la fiducia nel brand, esattamente come una volta accadeva con le menzioni su giornali o media.
Come funziona un motore generativo (SGE, LLM, chatbot AI)
Per capire la GEO, serve capire come lavorano i motori AI generativi:
- Training data → i modelli vengono addestrati su enormi quantità di contenuti.
- Indexing dinamico → strumenti come Google SGE e Bing Copilot recuperano contenuti freschi in tempo reale.
- Ranking semantico → non contano solo le keyword, ma la coerenza semantica e contestuale.
- Citation layer → per evitare errori e garantire trasparenza, molte AI (es. Perplexity) citano le fonti da cui attingono.
La GEO lavora su tutti questi livelli: bisogna rendere i propri contenuti leggibili dall’AI, credibili, aggiornati e citabili.
Tecniche pratiche di Generative Engine Optimization
Strutturare i contenuti in modo “AI-friendly”
- Usare linguaggio chiaro, didattico, sintetico.
- Prediligere liste, tabelle, bullet point → l’AI le usa facilmente.
- Creare sezioni Q&A all’interno degli articoli.
Ottimizzare per citazioni e fonti
- Inserire dati aggiornati, ricerche e statistiche.
- Citare fonti autorevoli (l’AI privilegia contenuti con riferimenti credibili).
- Aggiornare costantemente i contenuti → i modelli AI scelgono fonti fresche.
Usare schema markup e dati strutturati
- FAQ schema, HowTo schema, Article schema.
- I markup aiutano le AI a capire la struttura del contenuto e ad estrarne risposte.
Costruire un’identità E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness)
- Inserire autori riconoscibili con bio.
- Mostrare esperienza diretta (non solo contenuti generici).
- Lavorare su trust signals: recensioni, citazioni esterne, backlink.
Creare contenuti long-form e pillar page
- Gli LLM cercano risposte complete: avere contenuti lunghi, ben organizzati e autorevoli aumenta la probabilità di essere citati.
Local GEO per business fisici
- Ottimizzare le pagine con informazioni locali precise.
- Gli assistenti AI stanno integrando risposte geo-based (“vicino a me”).
Esempi concreti di GEO nel 2025
E-commerce
Domanda utente a Perplexity: “Quali sono le migliori cuffie wireless sotto i 150 euro?”
→ Se il tuo sito ha un articolo comparativo aggiornato, con dati e recensioni, l’AI potrebbe citarti come fonte.
B2B Marketing
Domanda utente a Bing Copilot: “Quali sono i trend del marketing B2B nel 2025?”
→ Se hai una guida dettagliata e aggiornata, Copilot può includere il tuo brand come riferimento.
Content publishing
Domanda utente a Google SGE: “Come funziona la carbon neutrality?”
→ Se la tua azienda ha una guida ESG strutturata con dati ufficiali, potresti comparire come risorsa principale.
Errori comuni da evitare nella GEO
- Scrivere contenuti generici → l’AI privilegia contenuti con insight unici.
- Non aggiornare → i motori AI de-prioritizzano contenuti obsoleti.
- Non usare markup → senza dati strutturati sei meno “leggibile”.
- Puntare solo su keyword → l’AI lavora su intenti e semantica, non solo sulle keyword esatte.
- Ignorare la reputazione → se il dominio non ha trust, è difficile essere citati.
Strumenti utili per fare GEO
- Perplexity AI → vedere quali fonti cita per le risposte.
- Google SGE (Search Labs) → testare come Google mostra i contenuti generati.
- Ahrefs & SEMrush → analisi keyword e intenti informazionali.
- Schema Markup Validator → controllare dati strutturati.
- MarketMuse, Clearscope, SurferSEO → ottimizzazione semantica dei contenuti.
GEO e il futuro del content marketing
Il contenuto non deve più essere scritto solo per l’utente, ma anche per il lettore AI.
Nel 2025 il copywriting deve avere doppia funzione:
- Piacere all’utente (leggibilità, storytelling, empatia).
- Piacere all’AI (chiarezza, struttura, machine readability).
Il futuro del content marketing sarà fatto di ibridazione: articoli pensati per la lettura umana ma scritti e organizzati per essere anche “ingredienti” dei motori generativi.
GEO + AEO + SEO: la strategia completa
Per un brand moderno, la formula vincente è:
- SEO tradizionale → posizionamento organico + traffico costante.
- AEO → risposte immediate su Google e ricerca vocale.
- GEO → visibilità dentro le risposte AI generative.
Questi tre livelli devono lavorare insieme. Non è un gioco a somma zero: ogni livello copre un touchpoint diverso nel customer journey.
Conclusione
La Generative Engine Optimization (GEO) non è un concetto astratto, ma una realtà già in atto.
Nel 2025 la battaglia per la visibilità online si gioca nei motori generativi, e i brand che sapranno farsi citare da ChatGPT, Bing AI e Google SGE avranno un vantaggio competitivo enorme.
Non si tratta di abbandonare la SEO, ma di evolverla.
Come la SEO si è trasformata con i featured snippet e la voice search, oggi si trasforma con la GEO.
La vera domanda per marketer e aziende non è “se” adottare strategie GEO, ma “quanto in fretta”.
Perché mentre molti stanno ancora guardando alle vecchie SERP, altri stanno già diventando la voce delle AI.